Lina Marii Marinelli

Lina Marii Marinelli

Lina Marii Marinelli nasce a L’Aquila, il 6 aprile 1914. A 22 anni, nel 1936, vinto il concorso per l’allora scuola del grado preparatorio, scelse di svolgere il proprio lavoro a Trieste, città a cui ha dedicato tutta la sua vita: Lina Marinelli è parte importante della storia ultracentenaria della scuola dell’infanzia Guido Pollitzer, avendovi prestato la sua opera, come educatrice prima e dal 1949 come dirigente, per quarant’anni, fino al 1977. In qualità di dirigente condusse la scuola materna a lei affidata mantenendo sempre un particolare riguardo alla salute e al benessere dei bambini e della famiglie, sostenendo il lavoro e la dignità del personale docente e ausiliario.

Nel 1966 iniziò a scrivere un bollettino bimestrale d’informazione intitolato Scuola Nostra (ottobre 1966 – giugno 1971) per avviare un percorso innovativo di conoscenza reciproca tra scuola e famiglia, coinvolgendo maggiormente i genitori nelle attività scolastiche dei figli. Nel contempo, sempre per i genitori allestì una piccola biblioteca con servizio di prestito dei libri. Per le giovani insegnanti, poco esperte di pratica educativa, organizzò corsi di didattica e le lezioni vennero poi raccolte in un libro intitolato Bimbi allo specchio. Esperienze didattiche nella scuola materna, pubblicato nel 1965 dal Centro Studi e Ricerche dell’Associazione Insegnanti Italiani della Venezia Giulia.

E al mondo della scuola rimase sempre legata ricoprendo incarichi, anche sindacali, sia a livello locale che nazionale. Costante fu il suo impegno nell’organizzazione e gestione dell’Associazione Insegnanti Italiani della Venezia Giulia, di cui fu membro attivo e presidente e che le conferì la medaglia d’oro per l’attività educativa svolta.

L’Associazione si occupava dei vari aspetti della professione docente: la figura professionale dell’insegnante, l’aggiornamento, la preparazione ai concorsi. Negli anni ‘60 del 900 venne designata quale membro del Comitato comunale dell’O.N.M.I. (Opera Nazionale Maternità e Infanzia), e rappresentante per la provincia di Trieste del Consiglio Centrale dell’O.N.A.I.R.C. (Opera Nazionale di Assistenza all’Infanzia delle Regioni di Confine). Svolgeva opera di assistenza agli anziani e alle persone bisognose: raccolse indumenti per le famiglie più disagiate del rione, e nel 1968, assieme alle maestre, ai bambini e alle famiglie raccolse fondi per i terremotati della Sicilia. Il 1° ottobre 1977 Lina Marinelli lasciò il servizio per raggiunti limiti d’età, ma proseguì il suo impegno culturale e sociale a favore dell’educazione infantile e per la scuola attraverso conferenze e scritti. Lina Marii Marinelli è scomparsa il 19 maggio del 2000. A lei è stata intitolata il 6 aprile 2004 il salone della scuola dell’infanzia G. Pollitzer.

Fonte del testo: Catalogo Il tempo della scuola. Dal 1841 la scuola comunale dell’infanzia a Trieste tra pedagogia e creatività a cura di Flavia Dolce, Istria Giani, Flavia Giona, Manuela Vascotto per la mostra omonima a Sala Palazzo Costanzi 8 febbraio – 5 marzo 2006 I riferimenti sono a pg. 77

Un contributo, a firma Lina Marii Marinelli, dal titolo La scuola materna triestina, è presente nel volume Contributi per una storia delle istituzioni scolastiche a Trieste, Libreria Internazionale Italo Svevo, Trieste, 1968, pp- 149 – 199

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